Masako: storia della principessa triste

121807937-d6d2a2ff-a47a-40e7-a587-0b5c294128dfIl 30 ottobre 2014, la principessa del Giappone Masako, moglie del principe ereditario Naruhito, è tornata a farsi vedere in pubblico in occasione della cerimonia di benvenuto ai reali olandesi che si è tenuta al palazzo imperiale di Tokyo. Non accadeva dal 2009. Ha inoltre partecipato al banchetto ufficiale, e, secondo quanto ricorda il quotidiano nipponico Mainichi Shimbun, l’ultima partecipazione a un banchetto risaliva alla visita del presidente del Messico nell’ottobre 2003, ben 11 anni prima.

maxima_olanda_masako_giappone_645 Oggi, la principessa Masako ha 50 anni e il soprannome di principessa triste le è stato attribuito a causa del malessere psicologico che l’ha portata, negli ultimi dieci anni, ad allontanarsi gradualmente dalla vita pubblica e ad ammettere pubblicamente (attraverso un discorso ufficiale del principe Narhuito) di essere stata colpita da depressione e da sindrome di adattamento.
Ma chi è veramente la principessa Masako?

Infanzia e studi

La principessa della corona Masako (in Giapponese 皇太子妃雅子 ), nata Masako Owada (in Giapponese 小和田 雅子) è nata a Tokyo il 9 Dicembre del 1963.
Suo padre è Hisashi Owada (in Giapponese 小和田 恆 ) diplomatico nipponico e giudice della Corte Internazionale di Giustizia dal 2002, di cui è stato presidente dal febbraio 2009 al febbraio 2012. Masako, che è la primogenita, ha due sorelle gemelle: Setsuko e Reiko.
collagegapAll’età due anni, Masako e la sua famiglia si trasferirono a Mosca a causa del lavoro del padre e fu in Russia che la piccola Masako frequento’ l’asilo. Dopo pochi anni tornarono in Giappone, dove la futura principessa ha frequentato, dalle scuole elementari al secondo anno di scuole superiori, un istituto femminile privato di Tokyo. Le sue compagne di scuola la ricordano come una persona tranquilla, anche se forte e determinata. Era sempre pronta a difendere una causa davanti agli insegnanti quando era convinta ci fosse un’ingiustizia. Amante degli animali e dello sport, la principessa era una campionessa di atletica e divenne, per un periodo di tempo, vegetariana.

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Masako e la sua famiglia: la madre, il padre e le sorelle gemelle

Quando suo padre accettò  l’incarico di professore nella prestigiosa università di Harvard, la famiglia fu costretta a trasferirsi nel Massachusset, in una cittadina vicino Boston.
Si è diplomata alla Belmont High School, nel Massachusetts, dove è stata presidentessa della National Honor Society.

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Masako il giorno del diploma

Si è laureata magna cum laude in Economia presso l’università di Harvard e ha seguito, senza portarlo a termine, il corso di laurea in relazioni internazionali all’Università di Oxford. Ha inoltre seguito il corso Diplomatic Service all’università di Tokyo.

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Masako il giorno della laurea ad Harvard

Nel 1986 la giovane Masako ha passato l’esame, famosissimo per la sua difficoltà, per entrare al Ministero degli Affari Esteri con uno solo anno di studio alle spalle ( la maggior parte delle persone impiega almeno due anni a studiare e, in ogni caso le possibilità di passarlo sono pochissime), iniziando quindi a lavorare per il Ministero nel 1987.

egashiramasakoAnche il padre lavorava per il Ministero degli Affari Esteri: padre e figlia hanno lavorato insieme e, durante la sua carriera, ha conosciuto diversi personaggi politici di spicco e presidenti, come gli allora presidenti di USA e Russia Bill Clinton e  Boris Yeltsin.

L’incontro con l’erede al trono

Alla cerimonia di benvenuto in onore della principessa Elena di Spagna tenutasi a Tokyo nel 1986, Masako fu presentata al principe ereditario Naruhito il quale si innamoro’ subito della giovane e caparbia Masako e comincio’ a corteggiarla. D’altro canto Masako non era molto interessata alla prospettiva di una vita reale, che lei sospettava essere particolarmente dura e restrittiva. Soprattutto per lei che aveva una natura indipendente e una carriera brillante per cui aveva lavorato duramente.

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Ben lontana dal voler accettare la corte – e la proposta di matrimonio- del principe Naruhito, Masako parte per l’America, dove segue un corso di due anni impostale dal Ministero degli Affari Esteri, per cui lavorava.

Fidanzamento e matrimonio

Dopo che il principe ereditario le chiese la mano per la terza volta, inaspettatamente la giovane Masako accetto’. Sottolineiamo che la famigerata Agenzia della Famiglia Imperiale non approvava assolutamente la possibile unione tra l’erede al trono della Corona del Crisantemo e una commoner.
Nonostante questo, il 19 Gennaio 1993 venne annunciato il loro fidanzamento Un fidanzamento che lascio’ tutti sorpresi dato che il nome di Masako scomparve dall’elenco delle possibili consorti del principe a causa di una controversia che coinvolgeva suo nonno, presidente della corporazione Chisso, coinvolta nello scandalo della malattia di Minamata.

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Il principe Naruhito e Masako il giorno del fidanzamento ufficiale

Il 9 Giugno 1993 la coppia si sposo’ con una tipica cerimonia Shinto nel parco del Palazzo Imperiale, per poi svestire gli abiti tradizionali e indossare abiti più moderni per la tradizionale processione per le strade di Tokyo.

TOKYO - JUNE 2: (FILE PHOTO) In this handout photo from the Imperial Household Agency, Crown Prince Naruhito of Japan and his future wife Masako Owada pose for photographs in traditional Japanese costume prior to their wedding June 2, 1993 in Tokyo. Crown Prince Naruhito and Crown Princess Masako will mark their 11th wedding anniversary on June 9, 2004. (Photo by Imperial Household Agency/Getty Images)
I principi durante la cerimonia nuziale tradizionale

Molte donne giapponesi hanno seguito con passione il lungo corteggiamento del principe e hanno ammirato la forza e l’indipendenza di Masako. Queste, come la maggior parte della popolazione, speravano che la presenza di un carattere cosi forte e libero potesse portare una ventata d’aria fresca nelle rigide tradizioni in uso nel Palazzo Imperiale.

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Masako e Naruhito sfilano per le strade di Tokyo

La principessa frizzante, com’era chiamata dalle cronache rosa dell’epoca, aveva abbandonato una promettente carriera diplomatica pur di  poter sposare l’erede al trono. Tuttavia (e purtroppo) le speranze che Masako potesse diventare una sorta di ambasciatrice della monarchia giapponese, in grado di conferire a quest’ultima (sempre così imbavagliata dal protocollo) un volto umano, analogamente a quanto accade con le Principesse delle monarchie europee, vennero spazzate via rapidamente.

japan0La spontaneità iniziale della Principessa fu elegantemente e sapientemente schiacciata dalla onnipresente Agenzia della Famiglia Imperiale, notoriamente formalistica e fedele al protocollo fino all’estremo. Così, ben presto la principessa fu vista comportarsi in pubblico nel modo schivo e silenzioso cosi come richiesto dalla tradizione alle donne della Famiglia Reale.

La pressione per l’erede e l’aborto

Masako accetto’ con difficoltà le regole che le erano state imposte: viveva una vita tranquilla, indossava i vestiti che le venivano preparati e camminava dietro il marito durante le cerimonie ufficiali. Fu proprio in questo periodo che inizio’ a girar voce della presunta depressione che aveva colpito la principessa, depressione causata dal suo vivere una vita cosi restrittiva e soprattutto in seguito alle fortissime pressioni che subiva in merito al mettere al mondo un erede al trono.

AJ201304180083MNel 1999, dopo ben sei anni di matrimonio, viene dato l’annuncio ufficiale: la principessa della corona è in attesa di un erede. Una gioia per la coppia e per la nazione che dura poco, il 30 Gennaio 1999 l’Agenzia della Famiglia Imperiale annuncia che la principessa Masako ha perso il bambino in seguito ad un aborto spontaneo.

La nascita della principessa Aiko

Dopo una serie di tentativi (con la fecondazione assistita) andati male, finalmente nel Dicembre 2001 la principessa Masako dà alla luce il tanto sospirato erede al trono: la principessa Aiko.

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La coppia imperiale da il benvenuto alla principessa Aiko

Qual è il problema, vi chiederete voi. Dal momento che la prassi di incoronare in linea di discendenza femminile col titolo di Imperatrice s’interruppe con la promulgazione della Costituzione Meiji del 1899, che riservò l’ascesa al trono ai soli discendenti maschi, dando avvio a una tradizione giuridica che prosegue ancor oggi, la pressione mediatica (e non solo) su di una donna all’epoca sulla quarantina affinché mettesse al mondo un futuro Imperatore si fece particolarmente intensa.

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L’erede al trono, il principino Hisahito e i suoi genitori: la principessa Kiko e il principe Akishino

La crisi della successione è stata risolta nel 2006, dopo che la Principessa Kiko, moglie del Principe Akishino, secondogenito dell’Imperatore Akihito e secondo nella successione dinastica dopo il fratello maggiore Naruhito, diede alla luce un erede maschio, il Principe Hisahito che è automaticamente divenuto il terzo in linea di successione al trono dopo suo zio e suo padre.

La malattia e l’allontanamento dalla vita pubblica

Nonostante l’Agenzia della Famiglia Imperiale preferisse tenere i problemi della famiglia reale sotto controllo e sopratutto nascosti all’opinione pubblica, non fu tuttavia in grado di tenere a bada né la stampa né tanto meno ai paparazzi e, conseguentemente, le motivazioni che stavano dietro alla lunga assenza di Masako dalla scena pubblica.

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Il principe Naruhito si presenta da solo alle nozze reali di Victoria di Svezia

Ricoverata una prima volta in ospedale nel Dicembre del 2003 a causa di un Herpes Zoster (quello che noi chiameremmo Fuoco di Sant’Antonio), un’infezione virale auto indotta e dovuta allo stress, si vocifera che, successivamente, abbia anche sofferto di disturbi comportamentali dovuti sempre allo stress.

I precedenti a Palazzo

I problemi della Principessa Masako non sono stati né i primi né gli unici di questo tipo nella storia moderna della Corte giapponese. Nel 1963, ad esempio, dopo un aborto spontaneo, l’Imperatrice Michiko, allora  Principessa della Corona (il marito, Akihito, sarebbe divenuto Imperatore solamente nel 1989, alla morte del padre Hirohito), andò incontro a un periodo di profonda depressione nonché a un ritiro di auto reclusione della durata di tre mesi all’interno del Palazzo Imperiale.

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L’imperatore Hiroito e l’Imperatrice Michiko

La prima donna di origini borghesi a sposare un erede al trono e a entrare a far parte, di conseguenza, della monarchia, dovette fare i conti con l’ostilità nei suoi confronti tanto da parte dell’Agenzia della Famiglia Imperiale, quanto da parte di altri componenti della Corte. In un crescendo di disturbi nervosi che, purtroppo, paiono ripetersi ciclicamente per tutte le4d8e48df1b815c4673c0d79998aa2c57 donne che fanno parte della Casata, l’Imperatrice arrivò addirittura a perdere la voce per diversi mesi nel corso del 1993.
Fortunatamente per lei, pare che, almeno nella vita matrimoniale, sia stata una donna felice, essendo stata corteggiata e sposata, dall’attuale imperatore Akihito, per puro e semplice amore.

La posizione del principe Naruhito e le dichiarazioni di Masako

Lo scontento e la rabbia del Principe della Corona Naruhito esplose durante una conferenza stampa il 10 Maggio del 2004, durante la quale egli fece dei commenti e delle dichiarazioni sorprendentemente schietti in difesa di sua moglie e, anzi, accennando al fatto che diversi membri dell’Agenzia della Famiglia Imperiale sarebbero stati coinvolti e responsabili nel reprimere la personalità della consorte e nel negare i suoi numerosi talenti.

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Il principe Naruhito il giorno del discorso in difesa della moglie

Un gesto molto coraggioso e di certo inusuale: gli stessi membri della Famiglia Imperiale temono la famigerata Agenzia, e cercano in ogni modo di non entrare in contrasto con essa per non dover poi condurre una vita impossibile.

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Il principe Naruhito, la principessa Masako e la principessina Aiko

Nel 2012 la principessa Masako ha riconosciuto pubblicamente la sua battaglia  contro la depressione e lo stress, scusandosi per la sua assenza dalla scena pubblica. La principessa ha anche parlato delle sue condizioni, che ha definito non preoccupanti. Ha poi continuato affermando di sentirsi meglio e che nutre in lei la forte speranza che le sue condizioni possano migliorare sempre di più grazie all’aiuto dei miei dottori e delle altre persone che sono intorno a me.

Il principe e la principessa del Giappone in Olanda

Nell’Aprile 2013, Masako ha accompagnato il marito ad assistere all’insediamento del nuovo re d’Olanda, Willelm Alexander e della moglie Maxima. L’ultima volta che la principessa ha accompagnato il marito in un viaggio di stato risale al 2002, durante la visita in Australia e Nuova Zelanda.

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La coppia reale in visita in Nuova Zelanda

Nel Giugno 2013 la coppia ha festeggiato il loro 20° anniversario di matrimonio. Per l’occasione è stato rilasciato un documento che afferma che negli anni a venire, la principessa Masako avrebbe ripreso un ruolo attivo negli eventi ufficiali.

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La coppia reale arriva al Fua’amotu International Airport

Il 3 Luglio 2015 la coppia è volata in Tonga per assistere alla cerimonia di incoronazione del principe ereditario Tupouto’ a Ulukalala, l’attuale re Tupou VI.

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La coppia all’incoronazione del nuovo re del Tonga

Nonostante tutti gli sforzi che la principessa sta facendo per adempiere al meglio ai suoi doveri di moglie dell’erede al trono, la principessa Masako rimane nell’immaginario collettivo come una figura malaticcia e triste, che raramente si mostra in pubblico.
Sicuramente la sua causa di sofferenza maggiore è dovuta al fatto di non essere riuscita a dare al marito un figlio maschio, il che determinerà l’ascesa al trono del nipote e non della figlioletta Aiko.

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La coppia imperiale e la principessa Aiko

Il Principe Naruhito ha detto più volte che vorrebbe dare alla sua figura di Imperatore, un domani, un’immagine moderna, simile a quella della Royal Family britannica.

La mia personale speranza è che il principe Naruhito possa davvero modernizzare quelle che sono delle tradizioni oramai fuori da ogni logica. Negare il trono alla figlia di colui che diverrà Imperatore per rispettare una Costituzione, quella Meiji, entrata in vigore in Giappone quando in Europa c’erano ancora gli Asburgo,  è dir poco anacronistico  nei confronti di un genere, quello femminile, che in Europa ha dato prova di aver saputo partorire immense sovrane, ed Elisabetta II è qui proprio ( ed ancora) per dimostrarlo.

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